“Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto; il tuo volto, Signore, io cerco” (Sal 26, 8-9).
“Gli dice Filippo: “Mostraci il Padre e ci basta”. Gli dice Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e non mi hai conosciuto Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?”(Gv 14,8 ).
Dalla lettura di questo brano evangelico si evince che vedere Gesù equivale a vedere il volto del Padre, ma, ovviamente, ciò non significa che fissare lo sguardo su una bella immagine che ritrae il volto di Gesù possa mostrare anche l’ineffabile visione di Dio Padre, anche perché, se così fosse, sarebbe precluso ai non vedenti di poter ammirare tante belle immagini che ritraggono il volto di Cristo, come ad esempio l’immagine del Gesù misericordioso di santa Faustina Kowalska. Il volto di Gesù, che è anche il volto del Padre, quel volto che guarda ogni uomo con infinito amore, è impresso nel profondo dell’anima di ognuno, ed è lì che deve essere cercato. Pertanto, solo anelando e implorando la grazia di poter vedere quel volto, che è la delizia degli angeli ( Mt 18,10-11) e dei beati nel cielo, si può ottenere il dono della vista interiore, quella spirituale, di gran lunga superiore a quella materiale, che consente di scoprire l’immagine di Dio riflessa in se stessi (Gn 1,26).
“Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia ha sete del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?”(Sal 41) . Chi riceve, dal Signore, la sublime grazia di poter contemplare il suo volto, e di vivere sotto il suo sguardo amorevole può gustare, già in questa vita terrena, un anticipo di quella gioia che proverà nella visione beatifica di Dio nei secoli dei secoli. “Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto” (1 Cor13,12).
San Francesco d’Assisi capì quanto fosse importante che lo sguardo dell’uomo incrociasse lo sguardo di Dio al punto di formulare la sua celebre benedizione: “Il Signore ti benedica e ti custodisca. Ti mostri la sua faccia e abbia misericordia di te. Volga a te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore ti benedica”, che si riallaccia alla benedizione che il Signore diede a Mosè per benedire il popolo di Israele: “Ti benedica il Signore e ti protegga Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace” (Nm 6,24).
Ogni uomo non può eludere il fatto di trovarsi davanti a due scelte: fissare il volto di Cristo oppure volgere lo sguardo al volto del male. Contemplare il volto di Dio rende lo sguardo limpido e luminoso, come quello di un bambino: “Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti” (Sal 34,6). Contemplare il volto di Dio consente di vedere tutte le cose con i suoi occhi e di poter vivere nella sua pace; invece, la visione del volto del male incupisce lo sguardo e fa vivere nell’inquietudine, nella confusione mentale, nell’aggressività: ”Il Signore disse allora a Caino: “Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto?” Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto?”(Gn 3,6). Chi fissa il volto del male resta “pietrificato”, come chi si trovava di fronte alla testa di Medusa, quella figura della mitologia greca; e rimanere “pietrificati” significa divenire incapaci di muovere i propri passi sulla via del bene. Bisogna tener conto che, purtroppo, anche il volto del male ha un suo potere di ammaliare: lo sperimentarono Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden, e ne fa esperienza ogni uomo che subisce l’attrattiva del maligno, il quale sa nascondere il suo volto mostruoso dietro l’apparenza di angelo di luce (quello che una volta era stato), facendo sembrare bene ciò che è male. Il demonio è da compiangere, perché se avesse visto solo per un attimo il volto di Dio non si sarebbe mai allontanato da Lui e non si sarebbe trasformato nel mostro che egli è.
“Tra quelli che erano saliti per adorare durante la festa c’erano alcuni Greci. Essi abbordarono Filippo, quello di Betsaida di Galilea, e gli chiesero: “Signore vorremmo vedere Gesù”. Filippo va a dirlo ad Andrea. Andrea e Filippo vanno a dirlo a Gesù. Gesù risponde loro: “Ѐ venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità vi dico: Se il grano di frumento, caduto per terra, non muore, resta esso solo. Ma se muore, porta molto frutto. Chi ama la propria vita la perde, e chi odia la propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna”(Gv12,20-26).
Gesù rispose a quegli uomini in modo enigmatico, affrontando un discorso che parlava di morte, di vita e di glorificazione nella morte, e parlando in quel modo intendeva dire che per vederlo bisognava essere disposti a dare la propria vita, vale a dire far morire l’uomo vecchio per rinascere in Lui e gustare la vita eterna. Chi non contempla il volto di Dio sperimenta un’angosciosa solitudine -come il grano di frumento che se non muore resta solo- perché, anche se ha mille relazioni umane, nel suo intimo avverte di sentirsi solo al mondo, come recita quella famosa poesia di Salvatore Quasimodo: “Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera”.
Anche Mosè voleva vedere Dio (Es 33,18), e Dio gli rispose che non era possibile vedere il Suo volto e rimanere in vita. Ora, invece, è possibile “vedere” Dio senza morire fisicamente, perché possiamo vederlo in Gesù.
“Quando sarà che potrò contemplare, o buon Gesù, il tuo benigno viso? Credo che mi faresti liquefare, e non vorrei altro Paradiso. Fammelo un poco, o dolce amor, gustare, a ciò che il mio cuore non sia diviso da te, mio bene, mia vita e mia dolcezza, per la soavità della tua bellezza. Credo che se tutto il mondo mi donassi, il cielo e la celeste compagnia, e il paradiso aperto mi mostrassi con ogni gloriosa gerarchia, e poi il tuo bel viso mi celassi, per nulla sarei soddisfatta: inferno mi sembrerebbe il paradiso se non possedessi il tuo bel viso”(alcune strofe tratte dalla Lode della visione di Cristo, di santa Camilla Battista da Varano).
Anche il Signore desidera ardentemente vedere il volto dell’amata, che spesso si nasconde come si nascosero Adamo ed Eva dopo aver peccato (Gn 3, 8-11). ”O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro” (Ct 2,14-15).
L’uomo ama tanto scattare fotografie o dei selfie, perché in tal modo restano impresse per sempre le sue emozioni provate dinanzi a delle immagini. Come sarebbe emozionante avere tra le mani una fotografia del Signore, oppure un selfie in cui compare il volto del Signore insieme al nostro! A qualcuno è accaduto!
Q uesta fotografia di Gesù è conosciuta in tutto il mondo, ma ben pochi conoscono il miracolo che l’ha generata. Nel 1978, alla NASA, un gruppo di scienziati appartenenti allo S.T.U.R.P. ( The Shroud of Turin Research Project) sottopose la Sacra Sindone a numerose analisi scientifiche. Una di queste era finalizzata alla ricostruzione del santo Volto di Gesù prima della sua passione e morte in croce. Tutti sanno che nella sacra Sindone il volto di Gesù ha gli occhi chiusi,ebbene, il fotografo ufficiale dello STURP, al “settimo” trattamento fotografico, vide il Volto di Gesù con gli occhi aperti! In seguito a questo straordinario miracolo, avvenuto in presenza di alcuni dei più grandi scienziati del mondo (quelli della NASA), se ne aggiunse un altro: il fotografo, da ateo che era, divenne credente! Quel fotografo della NASA si convertì non tanto per quel prodigio verificatosi sotto i suoi occhi, ma perché vide il suo volto riflesso in quello di Cristo.
Ogni cristiano, che abbia ricevuto la grazia di specchiarsi nello sguardo di Cristo, dovrebbe divenire un Apostolo del Suo Volto, guardando il suo prossimo con uno sguardo lucente simile a quello di Mosè quando scendeva dal monte (Es 34,29), o, per meglio dire, con lo stesso sguardo di Gesù. Apostolo del Santo Volto lo si diventa asciugando, come la Veronica, il volto di Gesù sofferente, riflesso in tante anime sfigurate dal peccato, e incoraggiare, tali anime, a sottoporsi ad un “lifting dell’anima” per ritrovare la perduta bellezza e giovinezza. Se un peccatore potesse vedere, solo per qualche attimo, come appare la sua anima, resterebbe inorridito come quando si assiste alla riesumazione di un cadavere! Apostolo del Santo Volto lo si diventa imitando santa Teresina del Bambino Gesù e del Volto santo, la quale, quando scoprì la bellezza del Volto di Gesù che traspariva nei tratti sfigurati dalla sua dolorosissima Passione, ne rimase folgorata ed estasiata.
Preghiera al Santo Volto di Santa Teresina di Gesù Bambino e del Santo Volto
O Gesù, che nella tua crudele passione divenisti “l’obbrobrio degli uomini e l’uomo dei dolori”, io venero il tuo Volto divino, sul quale splendevano un tempo la bellezza e la dolcezza della divinità e che ora è divenuto per me come il volto di un lebbroso. Ma io riconosco sotto quei tratti sfigurati il tuo infinito amore e mi consumo dal desiderio di amarti e di farti amare dagli uomini. La lacrime che sgorgano con tanta abbondanza dagli occhi tuoi mi appaiono come perle preziose, che mi è caro raccogliere, per riscattare, col loro infinito valore, le anime dei poveri peccatori. O Gesù, il cui volto adorabile rapisce il mio cuore, ti supplico d’imprimere in me la tua somiglianza divina e d’infiammarmi del tuo amore, affinché io possa giungere a contemplare in cielo il tuo volto glorioso”. Amen.
PROMESSE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
rivelate a suor Maria di san Pietro ( 1816-1848), suora carmelitana di Tours, in Francia.
Per l’offerta del mio Santo Volto all’Eterno Padre, nulla sarà rifiutato, otterrete la conversione di molti peccatori.
Con il mio Sacro Volto opererete prodigi, placherete l’ira di Dio e farete scendere la misericordia sui peccatori.
Tutti coloro che onoreranno il mio Volto in spirito di riparazione svolgeranno il compito della pia Veronica.
In base all’attenzione che avrete nel riparare il mio Sacro Volto, sfigurato dai bestemmiatori, allo stesso modo io avrò cura delle loro anime sfigurate dal peccato. Il mio Volto è il sigillo della Divinità che ha il pregio di riprodurre nelle anime l’immagine di Dio.
Tutti coloro che difenderanno con le parole, con le preghiere e con la scrittura la mia causa nell’Opera di Riparazione, in particolare i miei sacerdoti, li difenderò davanti al Padre mio, e darò doro il mio Regno.
Come in un regno tutto si acquista con una moneta sulla quale sia impressa l’effige del Re, così con la preziosa moneta della mia Santa Umanità, cioè col mio Volto adorabile, voi otterrete nel Regno dei Cieli quanto vi aggrada.
Coloro che sulla terra contempleranno le ferite del mio Volto lo ammireranno in Cielo radioso e pieno di gloria.
Essi riceveranno nelle loro anime un’irradiazione luminosa e costante della mia Divinità e, a somiglianza con il mio Volto, brilleranno di uno splendore particolare in Cielo.
Li difenderò, li proteggerò e assicurerò loro la perseveranza finale.
PREGHIERA PER OFFRIRE IL SACRO VOLTO DI GESÙ A DIO PADRE, PER PLACARE LA SUA GIUSTIZIA E FAR SCENDERE SU DI NOI LA SUA MISERICORDIA
Onnipotente ed Eterno Padre, poiché piacque al Nostro Divino Salvatore di rivelare all’umanità di oggi il potere che risiede nel Suo Sacro Volto, ora noi ci avvaliamo di questo tesoro per i nostri più grandi bisogni. Poiché il Salvatore stesso ha promesso che, offrendo a Te il Sacro Volto sfigurato nella Passione, noi possiamo ottenere la soluzione di tutti gli affari della nostra famiglia a che nulla ci sarà negato, ora noi veniamo davanti al tuo trono. Eterno Padre, distogli il tuo sguardo pieno d’ira dal nostro popolo peccatore il cui volto è diventato ripugnante ai Tuoi occhi.
Guarda invece al Volto del Tuo Diletto Figlio, perché questo è il Volto di Colui nel quale Ti sei compiaciuto. Ora noi Ti offriamo questo Suo Sacro Volto ricoperto di sangue, sudore, polvere, sputi e vergogna, in riparazione dei peggiori crimini della nostra epoca: l’ateismo, la bestemmia, la profanazione dei giorni di precetto…
Speriamo così di poter placare la Tua giusta ira provocata contro di noi. Il Misericordiosissimo Avvocato apra la Sua bocca per perorare la nostra causa: ascolta il Suo pianto, guarda le Sue lacrime, o Dio, e attraverso i meriti del Suo Santo Volto ascolta quando intercede per noi miseri peccatori.
Amen.
LITANIE DEL SACRO VOLTO DI GESÙ
Ti saluto, ti adoro e ti amo, o adorabile Volto del mio amato Gesù, nobile sigillo della Divinità, nuovamente oltraggiato dai blasfemi. Ti offro per mazzo del Cuore della tua S.S. Madre l’adorazione di tutti gli Angeli e i Santi, supplicandoti umilmente di riparare e rinnovare in me e in tutti gli uomini la Tua immagine sfigurata dal peccato.
O Volto adorabile che sei stato adorato con profondo rispetto da Maria e Giuseppe quando ti videro per la prima volta, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che rapisti di gioia nella grotta di Betlemme gli Angeli, i pastori e i Magi, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che hai trafitto con un dardo d’amore, nel Tempio, il santo vecchio Simeone e la profetessa Anna, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che hai riempito d’ammirazione i Dottori della legge quando sei entrato nel Tempio a dodici anni, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che brilli di una bellezza sempre antica e sempre nuova, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che sei il Capolavoro dello Spirito Santo, nel quale l’Eterno Padre si compiacque, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che sei lo specchio ineffabile delle perfezioni divine, abbi pietà di noi.
O adorabile Volto di Gesù che ti chinasti misericordiosamente sulla croce il giorno della Tua Passione per la salvezza del mondo, anche oggi, per pietà, chinati con misericordia verso di noi poveri peccatori. Posa su di noi il tuo sguardo pieno di compassione e donaci la Tua pace
O Volto adorabile che brillavi come il sole e radiavi di gloria sul monte Tabor, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che piangesti e ti affliggesti sulla tomba di Lazzaro, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che ti rattristasti nel vedere Gerusalemme e piangesti su quell’ingrata città, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che ti prostrasti nel Giardino degli Ulivi e ti copristi di confusione per i nostri peccati, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che fosti coperto di sudore e di sangue, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che fosti colpito da un vile servo, coperto da un velo di vergogna e profanato dalle mani sacrileghe dei tuoi nemici, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che con il tuo sguardo divino colpisti il cuore di Pietro con un dardo di dolore e di amore, abbi pietà di noi.
Abbi pietà di noi! Non disprezzare le nostre preghiere quando in mezzo alle nostre afflizioni invochiamo il Tuo Santo Nome e cerchiamo con amore e fiducia il Tuo adorabile Volto.
O Volto adorabile che fosti lavato e unto da Maria e dalle pie donne e poi coperto con un sudario, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che risplendevi di gloria e bellezza il giorno delle Risurrezione, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che ti nascondi nell’Eucaristia, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che alla fine dei tempi apparirai in cielo con grande potenza e maestà, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che farai tremare i peccatori, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che riempirai di gioia i giusti per l’eternità, abbi pietà di noi.
O Volto adorabile che meriti tutta la nostra riverenza, i nostri omaggi e la nostra adorazione, abbi pietà di noi.
Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.
Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.
Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.